Dal Trentino un ulteriore libero per il team rossoblù. La voglia di scoprire una nuova latitudine sotto rete ha animato il giocatore: «Arrivo a Campobasso con lo spirito di imparare e trovare anche nuovi amici»
Dodicesimo annuncio – sesta new entry – nell’organico rossoblù degli EnergyTime Spike Devils. Alla corte del tecnico Mariano Maniscaldo dal Trentino (e nello specifico da Rovereto, cittadina della provincia di Trento particolarmente votata al mondo dello sport), arriva in Molise pronto a vivere a tutto tondo la propria esperienza Lorenzo Ferrari, libero ventiseienne reduce da quattro stagioni in cadetteria con due team della propria regione: prima il Lagaris Volley con cui aveva vinto anche il torneo di C nel 2018/19 e quindi – nell’ultima annata – i Miners proprio di Trento, città che, nella Superlega, ha ottenuto lo scudetto.
La genesi di questo cambio di orizzonti piuttosto netto è ben chiara nelle prime riflessioni del neogiocatore rossoblù: «Avevo dentro di me voglia di cambiare aria e di vivere una nuova esperienza e così mi sono tuffato su questa avventura a Campobasso. Con che spirito vengo in Molise? Con tanto desiderio di imparare e, anche a livello personale, di fare nuove amicizia. Sono pronto a lottare sino in fondo per quelli che saranno gli obiettivi, della squadra in primis, ma anche quelli personali».
Un fattore di non poco conto che ha influenzato le riflessioni di Ferrari è stata la vicinanza del pubblico alla causa della pallavolo campobassana.
«Il sostegno della gente è importantissimo – riconosce – e, personalmente, non vedo l’ora di incontrare i tifosi e poter gioire ed urlare assieme a loro».
Il rapporto con un ruolo particolare come quello del libero (chiamato a disimpegnarsi unicamente nei fondamentali di seconda linea) è per Ferrari fonte di riflessioni e certezze. «Voglio crescere sempre più al di là della categoria di appartenenza perché ritengo che questo sia un ruolo importante anche nella costruzione della squadra e nella prospettiva individuale. Occorrono solidità sia in ricezione che in difesa e questi sono aspetti molto avvincenti. Una grande difesa, a mio modo di vedere, è come un grande muro e ti riempie di soddisfazione, anche se ovviamente entrambe le modalità sono determinanti per un giocatore del mio ruolo».
Quanto al nuovo gruppo, Ferrari conosce – a livello di curriculum – diversi compagni «ma sarà un piacere incontrarli di persona, così come approfondire il discorso, a livello tecnico, con il nostro allenatore Maniscalco».
«Personalmente – chiosa – cercherò di dare il massimo per aiutare la squadra ed i compagni. Per fare bene in serie servirà costanza e ritmo, oltre che voglia di portarsi a casa tutte le partite. Non sarà semplice, ma la grinta potrà darci una gran mano».